17 maggio 2025 Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransfobia, i dati raccolti da Gay Help Line 800 713 713 e dalla chat Speakly.org che hanno raggiunto 21 mila contatti nell’ultimo anno, da tutta Italia, confermano una situazione drammatica: il 65% delle persone che si sono rivolte al servizio ha subito violenza o discriminazione, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente (53%).
La violenza dopo il coming out in famiglia resta la più diffusa, segnalata nel 48,7% dei casi. Colpisce soprattutto giovani e adolescenti, spesso costretti all’isolamento e alla fuga. In crescita anche gli episodi di minacce e molestie (28,2%), aggressioni fisiche (12%) . Le rapine a sfondo omotransfobico si attestano al 3,4%, con un forte impatto su donne transgender.
Le denunce restano rare: solo il 12,8% delle vittime si è rivolto alle forze dell’ordine, segnale di una persistente sfiducia nel sistema, data l’assenza di leggi specifiche, ma anche dovuto al fatto che molte vittime non sono dichirate come LGBT+ in famiglia o sul lavoro.
Cresce anche l’impatto sulla salute mentale: il 30,3% delle persone seguite ha riportato sintomi di ansia, isolamento e disperazione, e il 10,8% ha dichiarato di essere stato sottoposto a “terapie di conversione” , ossia terapie non scientifice praticate da gruppi religiosi per convertire le persone a non essere LGBT+, con azioni spesso violente.
Sul piano sociale, il 34,5% ha vissuto situazioni di emergenza abitativa, perché allontanati dalla famiglia o marginalizzati perché LGBT+, il 10,8% ha richiesto supporto per la ricerca di lavoro, in un contesto ancora segnato da discriminazioni sistemiche (31,4% dei casi, con punte del 41,1% per le persone trans e non binarie).
Sul fronte scolastico, i casi di bullismo omotransfobico sono saliti all’8,5% (+2,5%), con una tendenza all’autocensura da parte delle vittime e un aumento dell’isolamento sociale e dei pensieri suicidari tra gli adolescenti LGBT+.
Gay Help Line ha attivato percorsi personalizzati, fornendo supporto legale (32,8%), psicologico (68,4%), sanitario (12,6% per l’accesso alla terapia ormonale) e di accoglienza (34,5%).
dichiara Alessandra Rossi Coordinatrice Gay Help Line 800 713 713
Gay Help Line ed il Network Refuge LGBT+ continuano a operare grazie al sostegno di UNAR, Regione Lazio, Comune di Roma , Ufficio 8X1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Chiesa Valdese e Privati.