A marzo 2018 l’attivista e presidente di Azione Trans Richard Bourelly era stato invitato dagli studenti del liceo Newton di Roma per intervenire durante la co-gestione, essendo anche un noto YouTuber e divulgatore. La sera prima la dirigente scolastica annullava l’incontro per “motivi tecnici”, ma la mattina seguente sul quotidiano Il Tempo la giornalista Valentina Conti scriveva che, secondo la preside, l’incontro sarebbe stato annullato perché l’ospite voleva parlare dei suoi trascorsi con la droga e il carcere. Bourelly sostenuto dall’avvocato Alessandro Cataldi di Gay Help Line e Azione Trans, dopo quattro anni di lotta oggi vede riconosciuta in tribunale la verità. La condanna nei confronti dell’Ex direttore de Il Tempo Gianmarco Chiocci, oggi direttore di ADNKronos, e la giornalista Valentina Conti è per diffamazione a mezzo stampa, per non aver verificato la fonte né contattato il diretto interessato prima di pubblicare la notizia falsa.
L’articolo di giornale diffamatorio del 20 marzo 2018 titolava: “La preside invita il trans a fare lezione, non parlerà di quel mondo ma racconterà le sue esperienze negative” e recitava “non è un racconto sul mondo trans, ma un incontro in cui racconterà le sue esperienze negative come la droga e il carcere, che è riuscito a superare”.
Richard Bourelly, presidente di Azione Trans dichiara: “La vita e il lavoro delle persone trans, soprattutto donne, vengono quasi giornalmente screditati e messi in discussione dai nostri media. Anche violando la nostra privacy e utilizzando linguaggi offensivi o scorretti. Sono felice del fatto di aver avuto al mio fianco anche Gay Center.”
“Gay Help Line 800.713.713 anche in collaborazione con Azione Trans garantisce ascolto e consulenza gratuita, anche legale, a tutte le persone lgbt+ o alleate che hanno bisogno di supporto per difendere i propri diritti e la propria dignità, grazie al lavoro di decine di operatori e operatrici nonché team professionali al servizio della comunità” spiega la coordinatrice del servizio, Alessandra Rossi. Mentre Pietro Turano, portavoce del Gay Center, conclude: “Sperando che in quattro anni siano stati risolti i problemi tecnici del Newton, rimaniamo disponibili per organizzare incontri nella scuola, come facciamo da anni in moltissime altre”